Chi ha mai sentito parlare di Hahnemann??!!?? seconda parte

Chi ha mai sentito parlare di Hahnemann??!!?? seconda parte

Seconda puntata: L’importanza del rispetto della manifestazione dermatologica. La pericolosità dei trattamenti palliativi della pelle!!! L’esperienza sperimentale e la verifica clinica secondo il metodo induttivo omeopatico, hanno confermato la natura unitaria della malattia e quindi la relazione fisiopatologica tra i singoli organi ed apparati e hanno conferito al medico omeopatico la capacità di valutazione della direzione di osservare il malato in una visione unitaria e prognostica. Infatti la malattia appare diversificarsi nel passaggio dei vari organi di cui la pelle rappresenta di solito la prima tappa. D’altra parte l’esperienza clinica ha confermato la universalità dell’osservazione di Hahnemann ed ha verificato la relazione tra i sintomi della pelle e quelli di organi più interni. L’esperienza conferma sempre che in ogni individuo l’equilibrio biologico segue una via centrifuga dall’interno verso l’esterno e la malattia procede in senso inverso. Di solito un rimedio ben prescritto riporta alla luce una manifestazione eczematosa o altro in seguito alla scomparsa di una patologia più invasiva. Notoriamente la soppressione della psoriasi attraverso applicazioni esterne soppressive porta all’artrite, asma o ad alterazioni dell’umore compresa la depressione. Con la ricomparsa dell’eruzione stessa, anche in modo ciclico ed autonomo, il paziente osserva la sparizione dei sintomi più interni. D’altra parte questo dinamismo, nell’ottica della medicina organicistica e specialistica, non può essere valutato, anche se spesso viene osservato dal sanitario attento. Ciò avviene a causa della mancanza di riferimenti  metodologici dovuti all’assenza di una sperimentazione sull’uomo sano di droghe infinitesimali. Il risultato è che la diagnosi diventa solo distrettuale e circoscritta. Come abbiamo già avuto occasione di dire le conseguenze di questa impostazione localistica sono rappresentate da una terapia mirata alla malattia specifica della pelle che il più delle volte diventa invasiva in quanto sopprime una tappa che l’organismo aveva elaborato autonomamente e naturalmente nello sforzo di mantenere il proprio equilibrio o omeostasi. Quindi???? Dobbiamo imparare ad osservare le manifestazioni della pelle e ad essere attori della nostra salute ed essere in grado di distinguere sempre tra uno stato cronico od un evento acuto!!! Dobbiamo imparare a conoscerci. Dobbiamo non considerare il “sistema pelle” come un vestito da apparecchiare e mostrare ma come una barriera, un campanello di allarme, un vero e proprio organo da coccolare ed accudire e da saper controllare!!! Infatti  per le funzioni  e le implicazioni biologiche estremamente importanti della pelle, essa necessita di attenzione, di rispetto e di un amore costante soprattutto mirato a sostenere le sue funzioni; sia quelle essenzialmente vitali in termini biologici sia quelle che preservano ed esaltano anche in termini relazionali la propria sensibilità neurosensoriale. Le grandi civiltà come quella Egiziana, Etrusca e Romana ci hanno lasciato una enorme testimonianza di quanto il culto dell’igiene della pelle non fosse semplicemente una libera scelta ma una esigenza sociale essenzialmente igienica nei termini della salvaguardia della salute. Tipiche di questa società erano i luoghi in cui la gente si ritrovava per fare abluzioni, usare detergenti naturali e non invasivi con lo scopo di liberare i pori, tonificare la pelle riattivandone la circolazione ed infine con la pratica di massaggi opportuni ed oli specifici frutto di esperienza tradizionale. Nel nostro tempo e nella nostra società accelerata, l’attenzione alla nostra igiene resta affidata essenzialmente al tempo che le dedichiamo, all’attenzione  e ad una conoscenza informata e credibile degli strumenti da utilizzare; in definitiva questa attenzione deve risultare proporzionale al ruolo e all’importanza vitale che la pelle rappresenta nella economia unitaria della salute della persona umana!!! (fonte: L’apparato tegumentario: l’importanza ed il ruolo nell’economia della salute – Dr Melodia, Bio – Speciale Pelle Anno XXI – marzo 2009 – n° 1) Spero tanto tantissimo che vi sia piaciuto questo articoletto ciaoooo!!!!