Ciao a tutti!!!
Oggi parliamo di un argomento che mi sta particolarmente a cuore…la FILATURA LANIERA CARDATA!!!
Dico che mi sta particolarmente a cuore perché è un modo dignitoso di porre nuovamente sul mercato delle fibre di lana che altrimenti verrebbero buttate via generando due cose nello specifico: aver tosato inutilmente degli animali e creando ulteriori rifiuti invece…la cardatura è un ciclo di filatura destinato alla lavorazione delle fibre che, per la loro limitata lunghezza o per la loro specificità, non possono subire altre tipologie di lavorazioni tipo per esempio l’operazione di pettinatura cioè vengono RICICLATE!!!!
Nel ciclo cardato vengono convogliati materiali naturali e sintetici di vario tipo e provenienza: fibre nuove anche di pregio, cascami, fibre rigenerate, spesso in mista tra loro con lo scopo di valorizzare le peculiarità dei componenti. Il filato cardato tra l’altro si presta a molteplici lavorazioni industriali e la varietà di “pezzi” di fibre impiegate ne dona effetti di fantasia che rendono il capo molto più originale!!!!
Pensate un po’!!!! La patria della lana cardata è l’Italia in particolare Prato…già già proprio da noi nasce la lavorazione cardata e proprio la camera di Commercio di Prato ha istituito quello che a tutti gli effetti è diventato un marchio che offre un prodotto ecologicamente sostenibile, bello da indossare e rispettoso dell’ambiente!!! Il marchio: Cardato Regenerated CO2 Neutral sostituito poi dal marchio più recente Cardato Recycled e, per essere tale, il filato ottenuto, deve supportare le seguenti caratteristiche:
- prodotti all’interno del distretto pratese;
- realizzati con almeno il 65% di materiale riciclato (abiti o scarti di lavorazione tessile)
- aver misurato l’impatto ambientale dell’intero ciclo di produzione tenendo conto di tre aspetti: impatto del consumo di acqua, di energia e di CO2.
- ottimizzazione dei processi durante il ciclo di vita di un prodotto;
- sostegno alla progettazione del prodotto che riduca al minimo gli impatti ambientali nel corso del ciclo di vita;
- comunicazione delle informazioni relative alle prestazioni ambientali nel corso del ciclo di vita dei prodotti (ad esempio mediante la documentazione che accompagna il prodotto, siti internet e app) da parte delle singole imprese o mediante programmi su base volontaria;
- programmi relativi alle dichiarazioni ambientali, in particolare garantendo una sufficiente affidabilità e completezza delle dichiarazioni;
- programmi che creano reputazione dando visibilità ai prodotti che calcolano le proprie prestazioni ambientali nel corso del ciclo di vita;
- identificazione degli impatti ambientali significativi al fine di stabilire criteri per i marchi di qualità ecologica;
- incentivi basati sulle prestazioni ambientali nel corso del ciclo di vita, ove opportuno.
- Fase di preparazione(apre, miscela e pulisce il materiale)
- Fase di cardatura(lavora ancora la mista e produce lo stoppino titolato, il titolo non è altro che la lunghezza espressa in Nm come unità metrica, di filato che si ottiene per ogni kg di lana, lo stoppino, invece non è altro che una prima fibra tessile diciamo ancora “immatura” perché non abbastanza ritorta
- Fase di filatura durante la quale si ha la trasformazione dello stoppino nel filato che verrà poi utilizzato.