INIZIAMO DA….PREVENZIONE
Ed eccomi qui…un po’ in ritardo con il primo post post-ferie ma…una brutta influenza mi ha beccata proprio dopo il rientro e la ripresa lavorativa ed ecco perché ho deciso di: parlare di Echinacea!!!!
La pianta che ha maggiore importanza dal punto di vista medico è l’Echinacea purpurea ma si difendono bene anche l’angustifolia e la pallida. Personalmente preferisco la tradizione e quindi scelgo la purpurea J!!! Tutte appartengono alla famiglia delle Asteraceae ed hanno fiori ornamentali bellissimi!!! Quindi bella e buona!!!
L’Echinacea viene usata da moltissimo tempo, riscontri storici portano a popolazioni del Nord America che ne usavano il rizoma per curare piaghe e affezioni varie della pelle, ferite da traumi e da morsi di serpente, vaiolo, morbillo, parotite epidemica, artrite e preparazione di colluttori. Ed è proprio in Nord America ma anche Messico e Canada che in tempi antichi ha trovato le maggiori applicazioni. Oggi è coltivata in tutte le zone a clima temperato!!!!
La farmacopea moderna, rispetto al passato, ha esteso le applicazioni di questa pianta attribuendogli un ruolo in primo piano nel rafforzamento delle difese immunitarie, quindi, oltre agli impieghi esterni per scopi medicamentosi o fitocosmetici, l’echinacea può essere usata anche per la cura delle affezioni influenzali e del raffreddore.
Quando l’Echinacea viene assunta a scopo curativo ma anche preventivo, è IMPORTANTISSIMO ricorrere a formulazioni farmaceutiche titolate e standardizzate (in poche parole in etichetta deve esserci scritto il principio attivo predominante e la sua concentrazione) cioè polisaccaridi 15% ed echinacoside 4% in modo da sapere quante molecole farmacologicamente attive stiamo assumendo!!! La parte più usata, perché più ricca di principi attivi è il rizoma, ma si trovano anche preparazioni che vedono impiegati fiori e/o foglie!!!
E’ fortemente sconsigliata nei bimbi al di sotto dei 12 anni (anche se la finestra di età si è un po’ ristretta adesso) per mancanza di documentazioni scientifica sufficiente, ma soprattutto perché in quell’età è più facile che in qualche modo possano manifestare allergia nei confronti della pianta in se!!!
Non va usata in gravidanza e allattamento per mancanza di dati su eventuali effetti teratogeni, ed in patologie quali: tubercolosi, leucosi, sclerosi multipla, infezioni da HIV, patologie autoimmuni e terapie immunosoppressive.
Purtroppo è inutile che vi dia dei consigli riguardo le posologie perché dipende dallo scopo per il quale la assumete e anche e soprattutto la formulazione che acquistate…una cosa ve la dico, però: a scanso di equivoci e…caldo o non caldo ho deciso di iniziare un po’ prima il mio periodo di prevenzione dal momento che ho già pagato pegno!!!! E continuerò fino all’arrivo delle arance, quelle di Sicilia però!!!!
Ciaooo a tuttiiiii!!!!